Seguendo la Via Latina, ancora percorribile in un tratto ben conservato, in direzione della Via Leuciana, sulla destra, si incontra pressoché integra la monumentale Porta San Lorenzo, contrapposta alle rovine di Porta Romana, che si apriva invece nel lato occidentale della cinta urbica.
L'indicazione Porta San Lorenzo sarebbe da riferirsi alla vicinanza di un'omonima chiesa, poi distrutta, da non confondere con la vicina chiesetta di San Tommaso, posta al margine del tratto basolato della Via Latina e tuttora visibile. Tale strada fu costruita sul finire del IV secolo a.C. come via di collegamento tra Roma e la Campania. La Porta, ritenuta per lungo tempo parte del sistema di fortificazione dell'impianto urbanistico romano, è oggi variamente datata tra il II secolo a.C. e l'età medievale-federiciana. La porta, a pianta rettangolare, presenta un fornice con uno spazio interno coperto da volta a crociera in opus caementicium.
L'indicazione Porta San Lorenzo sarebbe da riferirsi alla vicinanza di un'omonima chiesa, poi distrutta, da non confondere con la vicina chiesetta di San Tommaso, posta al margine del tratto basolato della Via Latina e tuttora visibile. Tale strada fu costruita sul finire del IV secolo a.C. come via di collegamento tra Roma e la Campania. La Porta, ritenuta per lungo tempo parte del sistema di fortificazione dell'impianto urbanistico romano, è oggi variamente datata tra il II secolo a.C. e l'età medievale-federiciana. La porta, a pianta rettangolare, presenta un fornice con uno spazio interno coperto da volta a crociera in opus caementicium.
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